Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari e Università insieme in campo per la formazione. E' il Rettore dell'Ateneo cagliaritano, Maria del Zompo, ad annunciarlo, durante Fattore K la giornata dedicata ai pazienti che hanno conosciuto il percorso di diagnosi e cura del tumore: "Attiveremo un modulo ad accesso libero per tutti gli studenti di Medicina e infermieristica sulla comunicazione operatore sanitario-paziente con una parte pratica grazie all'Oncologico e all'Hospice. E anche i pazienti saranno in parte docenti". Un corso importante, spiega il commissario dell'Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino: "La formazione e la ricerca sono nel nostro dna e la buona comunicazione è la prima medicina che possiamo e dobbiamo dare ai nostri pazienti".
Davanti a centinaia di pazienti, familiari e studenti universitari, sono state raccontate le storie di dolore ma anche di speranza. Il Progetto Fattore K, nato dall'iniziativa di Sardegna Medicina e dell'infermiera Maria Dolores Palmas, ha vissuto una prima fase all'Oncologico Businco: per questo l'evento è stato aperto dal simbolico passaggio di consegne dal gruppo di pazienti, medici e infermieri dell'Oncologico ai pazienti e agli operatori del Policlinico di Monserrato. Ai racconti delle esperienze dei malati sono seguiti gli interventi di Emilio Lai sull'Hospice e le cure di fine vita e di Mario Scartozzi, direttore dell'Oncologia Medica all'Aou di Cagliari, che ha fatto il punto sulle regole della buona comunicazione operatore sanitario-paziente. Maria Teresa Ionta, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Day Hospital Oncologico dell'Aou, ha parlato dell'impatto della comunicazione nel percorso di cura e ha raccontato l'esperienza del Progetto "Informa Cancro". Infine la tavola rotonda coordinata dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Francesco Birocchi.
Tumori, “Fondamentale dialogo tra medico e paziente”







