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Massiccia adesione dei lavoratori dell'Arst, l'azienda regionale dei trasporti, allo sciopero di 24 ore indetto dalla Cisl. L'astensione è partita alla mezzanotte. Secondo i dati del sindacato sono rimaste ferme 12 corse su 13 a Iglesias, 24 su 25 a Olbia, 3 su 4 a Nuoro. A Sassari metro fermo, ad eccezione delle fasce di garanzia per andare a scuola o al lavoro. Mentre a Cagliari – ma i dati sono ancora parziali – l'adesione si aggira intorno al 70 per cento.
"La dirigenza dell'Arst – si legge in un volantino distribuito durante la manifestazione e il corteo di questa mattina – trincerandosi dietro un ormai stucchevole alibi di crediti vantati con la Regione, continua a scaricare sui lavoratori il frutto avvelenato di scelte sbagliate, con la conseguenza di essere l'unica azienda di trasporto pubblico della Sardegna che non è in grado di pagare puntualmente i fornitori, i fondi pensione, e di garantire un'adeguata manutenzione a mezzi e impianti".
I lavoratori si sono ritrovati in piazza Matteotti e in centocinquanta – dati forniti dal sindacato – hanno marciato con bandiere e fischietti verso la sede dell'azienda in via Posada.
Una delegazione ha avuto un incontro con i vertici della società. "È stato fissato un nuovo incontro per esaminare nei dettagli tutti i punti da chiarire – ha detto Valerio Zoccheddu, della Cisl trasporti – Purtroppo di fronte al silenzio noi non abbiamo altre forme di protesta se non lo sciopero". Non è la prima astensione dal lavoro: a luglio quattro ore di braccia incrociate, con replica, sempre di quattro ore, il mese successivo.