Nonostante l'incessante pioggia e l'allerta meteo di criticità elevata un gruppo di lavoratori dell'Eurallumina di Portovesme sono giunti a Cagliari per un presidio davanti alla sede dell'assessorato regionale dell'Ambiente. La nuova mobilitazione è stata decisa per rimarcare il monitoraggio del rispetto dei tempi nel'iter autorizzativo del progetto di riavvio dello stabilimento in capo dal servizio valutazione di impatto ambientale della Sardegna.
Il nuovo sit in arriva a otto giorni dall'inizio della procedura di verifica della documentazione, avviata ufficialmente lunedì 21 settembre, a cui seguirà la pubblicazione degli atti per 60 giorni per eventuali osservazioni. Il progetto riguarda non solo la realizzazione di una centrale elettrica termica ma anche l'ampliamento del bacino dei residui delle lavorazioni, i cosiddetti "fanghi rossi".
Il servizio di valutazione di impatto ambientale dell'assessorato regionale dell'Ambiente ha chiesto delle integrazioni alla documentazione presentata dall'azienda in vista del progetto per il riavvio dello stabilimento. La notizia è stata data dagli uffici del Savi ai lavoratori in presidio a Cagliari evidenziando che queste nuove richieste non sarebbero ostative al proseguo dell'iter della pratica.
"Si tratta di alcune relazioni tecniche, già affidate all'Università di Cagliari e a studi professionali specializzati in materia – spiegano i lavoratori -. Alla luce di questi elementi non può che aumentare la preoccupazione degli operai".







