Si allarga la protesta dei marittimi della Saremar contro i licenziamenti disposti dalla compagnia di navigazione controllata al 100% dalla Regione.
Questa mattina, sfidando il maltempo – la Protezione civile ha diramato un'allerta meteo elevata sino a domani alle 12 – un gruppo di lavoratori è salito sul campanile della chiesa di Carloforte. In sette si sono presentati nella parrocchia di San Carlo, ma solo in due-tre sono riusciti a restare sulla piccola veranda del campanile: gli altri sono rimasti nella chiesa.
I marittimi che operano sulle tratte del sud dell'Isola – come anche quelli che a La Maddalena stanno attuando lo sciopero della fame – rimarcano la richiesta di salvataggio della Saremar, su cui pende il fallimento, e di blocco del bando per la continuità territoriale per le isole minori.
"Rimarremo sul campanile ad oltranza, almeno sino a quando qualcuno non ci darà una risposta certa che garantisce la tutela dei posti di lavoro", lo dice all'ANSA Gregorio Vacca, della Cgil del Sulcis, uno dei dieci marittimi della Saremar che si sta dando il cambio con i colleghi per il presidio ad una altezza di circa 20 metri da terra accanto alla parrocchia di San Carlo a Carloforte. Il balcone campanario è, infatti, troppo stretto per ospitare più di due persone: gli altri attendono il proprio turno in chiesa.
"Abbiamo più volte ribadito che la Saremar deve rimanere pubblica, ma la Regione non vuole sentire – aggiunge – oggi con le lettere di licenziamento non abbiamo garanzie per il futuro e non ci fidiamo delle sole parole dell'assessore Deiana. Vogliamo vedere scritta la clausola sociale che tutelerebbe i lavoratori.
Non ci possiamo fidare della politica perché i politici si sono messi a fare gli imprenditori e hanno portato a questa situazione". Nel frattempo per questo pomeriggio è attesa la visita del deputato sardo di Unidos Mauro Pili il quale sta seguendo la vertenza che vede anche i lavoratori Saremar del nord Sardegna in sciopero della fame da oltre 24 ore.
"Solo Dio è con noi". E' questa la scritta che campeggia sul campanile della chiesa di San Carlo Borromeo a Carloforte, occupato da una decina di marittimi della Saremar che stanno protestando contro i licenziamenti.
L'occupazione è scattata questa mattina, a quattro giorni dall'inizio della prima dura protesta dei lavoratori del nord Sardegna che stanno attuando lo sciopero della fame. I manifestanti di Carloforte hanno deciso di restare sul campanile ad oltranza, finchè non avranno garanzie scritte sul proprio futuro occupazionale.







