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"Nuovi licenziamenti dentro Energit, un provvedimento che fa ripiombare la situazione ai livelli di preoccupazione che sembravano superati appena sei mesi fa". Lo denunciano i segretari di Slc-Cgil, Roberto Camarra, e della Uilcom-Uil, Tonino Ortega, che sollecitano la Regione, in particolare l'assessorato dell'Industria, "a far valere il proprio peso per il rispetto di quanto condiviso dalle parti nei mesi scorsi".
"E' necessario scongiurare che questo ennesimo licenziamento certifichi l'inaffidabilità della nuova proprietà Enertronica e della relativa dirigenza – sottolineano i due sindacalisti – mettendo a repentaglio ancora una volta un'azienda nata in Sardegna e interamente cresciuta con gli sforzi professionali ed economici di competenze tutte isolane, che orgogliosamente ha saputo risollevarsi dai momenti di crisi. Non possiamo nemmeno rischiare – avvertono – che nel suo futuro Energit si veda depotenziata per ragioni e interessi altri che nulla abbiano a che vedere con la reale tenuta dell'azienda sul mercato di riferimento".
"Ancora una volta – dicono i sindacati – come purtroppo non ci stancheremo mai di denunciare, si palesa il sospetto che una società proveniente da altre realtà regionali, trovi campo facile nell'acquisire importanti realtà produttive sarde, come se la nostra regione fosse divenuto un Outlet di competenze e professionalità da rottamare, confermando la paura che tali acquisizioni mirino a portare altrove il business, o come si usa fare ormai nel mondo industriale italiano, la parte buona delle società, lasciando ricadere sul nostro territorio unicamente le criticità economiche e gli aspetti negativi delle ristrutturazioni, che vengono risolte con la dolorosa scorciatoia dei licenziamenti equivalenti al mero depauperamento del capitale umano già fortemente sofferente della nostra Regione".