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In pensione dopo quasi mezzo secolo con la toga. Oggi il procuratore di Cagliari, Mauro Mura, ha salutato i colleghi magistrati, gli avvocati e tutti i dipendenti della Procura e degli altri uffici del Tribunale perché a fine anno andrà in pensione. Magistrato per 48 anni e, negli ultimi otto, a capo della Procura cagliaritana che è anche sede della Direzione distrettuale antimafia, Mura ha parlato per un quarto d'ora nel suo discorso di commiato, sottolineando il grande impegno che il personale della giustizia dedica alle inchieste, ma anche lanciando l'allarme sul rischio prescrizione che incombe sempre anche su inchieste molto importanti.
Commovente l'abbraccio con i magistrati che ha guidato in questi anni e con gli investigatori che hanno lavorato con lui in inchieste su sequestri di persona, traffici di droga e, in ultimo, anche sul terrorismo con la scoperta di una cellula terroristica islamica nel nord Sardegna. Sulla prescrizione Mura è stato durissimo: "Come è possibile che lo Stato consente che il lavoro di migliaia di investigatori, novemila magistrati, uomini della polizia giudiziaria sia destinato ad andare in fumo? Uno Stato che poi risponde dicendo di continuate a lavorare così: inutilmente". Il magistrato, successore di Carlo Piana, ha poi salutato tutte le persone che negli anni sono state al suo fianco, consentendogli di mettere a segno numerose importanti indagini. Nell'attesa che venga nominato il suo successore, la Procura e la Dda verranno rette dal procuratore aggiunto Gilberto Ganassi che, commosso, ha salutato Mauro Mura sottolineando soprattutto la grande dimensione umana prima che quella del magistrato.