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Il bando per la nomina del direttore generale di Agris al centro della polemica politica all'interno della stessa maggioranza di centrosinistra. La Base attacca l'assessore dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, sottolineando che l'annullamento dell'avviso pubblico lo scorso 21 dicembre certifica la sua "inadeguatezza".
"Finalmente si è ravveduta, anche se in forte ritardo e dopo i gravi danni causati all'Agenzia in chiusura di esercizio", commenta il consigliere de La Base Gaetano Ledda. "Ci preoccupa – sottolinea il presidente del movimento Efisio Arbau – la superficialità e la sufficienza con cui si affrontano argomenti importanti ed il fatto che gli equilibri politici siano anteposti al bene comune".
Immediata la replica dell'assessore. "Se qualcuno ritiene che il rispetto delle procedure e della conformità alla legge sia sintomo di superficialità e sufficienza, sbaglia e dimostra poco senso di responsabilità – osserva la Falchi – Abbiamo annullato il bando in attesa di acquisire i pareri dell'ufficio legale della Regione e dell'Avvocatura dello Stato su una interpretazione finora poco chiara. Ci siamo basati, per l'emanazione del bando, su un pronunciamento del Tribunale amministrativo che in passato, in sede di ordinanza cautelare, ha stabilito quali requisiti debba avere il direttore generale di una agenzia regionale. Buon senso e umiltà – precisa l'esponente della Giunta – richiedono che si facciano i passaggi che l'assessorato ha posto in essere, lavorando in ottemperanza alle norme in maniera precisa e non seguendo prassi, forse consolidate, ma certo non corrette. Buon senso e umiltà – chiarisce – che dovrebbe avere anche chi ha responsabilità politiche e amministrative a vari livelli".
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