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E' un bilancio positivo nonostante moltissime difficoltà, quello che emerge dalla conferenza stampa di fine anno del sindaco di Sassari, Nicola Sanna. "Al di là dei numeri – afferma – c'è piena coerenza tra il programma di mandato, la relazione previsionale e i risultati sinora raggiunti".

Per il Comune il 2015 è stato segnato dall'approvazione di 329 delibere di Giunta e 59 delibere consiliari, oltre a numerosi documenti programmatici e svariate intese con gli enti del territorio e altri attori istituzionali, politici, economici, sociali e culturali. Il sindaco ha ricordato alcuni difficili passaggi politici che hanno messo a rischio la stessa prosecuzione del mandato amministrativo e hanno reso necessario un rimpasto di Giunta con l'avvicendamento di quattro assessori su nove. Un anno segnato da "qualche fischio sovratono in occasione dei Candelieri, che hanno rappresentato comunque un momento comunitario fondamentale", come ha sottolineato Sanna, e dalla tragedia sfiorata a Platamona, dove la caduta di un parapetto ha rischiato di uccidere un gruppo di giovanissimi bagnanti.

Un anno iniziato in condizioni economiche di crisi e concluso allo stesso modo, ma nonostante questo il sindaco premia l'impegno dell'amministrazione. Dall'accordo da 15milioni di euro con la Regione per il centro storico ai 4milioni in arrivo attraverso il progetto Iscol@, dai 7milioni per la manutenzione di strade e marciapiedi alla risoluzione del vecchio appalto per il centro intermodale: i lavori pubblici sono la prima voce di spesa del Comune. Ciononostante, agli esercizi commerciali della Ztl è stata ridotta la Tosap del 70%.

Si dimezza il costo dell'occupazione del suolo pubblico, con la sola eccezione di Predda Niedda, che arriva a -90% per chi elimina le barriere architettoniche. Ridotta per i cittadini l'Imposta unica comunale. Sono 2mila, infine, le famiglie assistite dalle politiche sociali, che hanno dato priorità agli interventi a favore di disabili, giovani, malati e senza tetto. Con 2milioni di euro si è fatto fronte alle richieste di contributo abitativo.

"Al di là delle definizioni, credo che sia chiaro ormai a tutti che i criteri della legge Delrio non siano immediatamente applicabili in Sardegna: si tratta di trovare il modo e l'assetto migliore per evitare di spaccare in due l'isola, la sola città metropolitana di Cagliari non basta". L'appello-denuncia arriva dal sindaco di Sassari, Nicola Sanna, nel giorno in cui in commissione Autonomia del Consiglio regionale riprende l'esame della riforma degli enti locali.

Il nodo è ancora una volta la creazione dell'unica città metropolitana di Cagliari, che ha fatto storcere il naso agli amministratori del Nord Sardegna, sta creando qualche malumore nel centrosinistra e ha scatenato le ire dell'opposizione. Il centrodestra ha presentato una valanga di emendamenti, quasi 3.000, che dovranno essere ripresi in mano – tra oggi e domani – dalla commissione presieduta da Francesco Agus (Sel).
"La palla è all'opposizione – spiega – la maggioranza ha riportato gli emendamenti in commissione per cercare di discutere nel merito alcuni temi e trovare, se ci saranno le condizioni, una sintesi per velocizzare l'esame del testo in Aula. L'auspicio è che si possa chiudere entro metà gennaio".