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"Sono trascorsi tre anni da quando Carla Ciavarella ha assunto la direzione dapprima a Tempio e poi a Nuoro, segnando positivamente, nonostante le oggettive difficoltà a dividersi tra due realtà distanti e differenti, la vita delle strutture penitenziarie con iniziative coraggiose.
Tra 10 giorni però l'alto funzionario del ministero della Giustizia concluderà il mandato, si creerà così un vuoto dal momento che la carenza di direttori stabili è il punto dolente dell'organizzazione detentiva", lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo Diritti Riforme, dopo aver appreso che "è arrivata a conclusione la missione in qualità di direttrice di Carla Ciavarella".
"L'aspetto più preoccupante – afferma Caligaris – è rilevare ancora una volta la scarsa considerazione che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria riserva alla Sardegna. Il numero insufficiente di responsabili a tempo pieno per gli istituti isolani, benché siano in carico al Ministero Dirigenti a pieno titolo per ricoprire gli incarichi vacanti, induce a ritenere che la regione non faccia parte dell'Italia".
"Formuliamo gli auguri a Carla Ciavarella – ha concluso Caligaris – che, forte delle esperienze in Afghanistan, in qualità di responsabile del progetto di riforma della giustizia per l'agenzia delle Nazioni Unite per la droga e il crimine, poi nei Balcani ed in Sud Africa nonché precedentemente in Kosovo per Unmik, ha promosso esperienze culturali innovative pur nel rispetto delle norme e delle circolari ministeriali, favorendo un costante e costruttivo rapporto con il volontariato".