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Un tir con all'interno decine di tonnellate di indumenti, usati e nuovi, è stato sequestrato oggi dal Nucleo regionale del Corpo forestale nel porto di Cagliari.
Gli indumenti, secondo quanto si è appreso, erano stati donati alla Caritas e dovevano andare ai bisognosi e ai migranti, ma stavano lasciando la Sardegna a bordo di un traghetto diretto a Napoli. L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore Guido Pani della Dda di Cagliari. Quattro le persone indagate per traffico organizzato di rifiuti. 

Le indagini del Nucleo regionale del Corpo Forestale che oggi hanno portato al sequestro di un tir carico di indumenti nel porto di Cagliari sono scattate alcuni mesi fa. Inquirenti e investigatori mantengono la massima riservatezza sui dettagli. Secondo quanto si è appreso, un esposto anonimo avrebbe segnalato la partenza sospetta degli indumenti donati alla Caritas. Sono quindi scattati gli accertamenti coordinati dalla Dda di Cagliari e nel giro di breve tempo sono arrivate le conferme del presunto traffico di indumenti usati.
I capi d'abbigliamento sarebbero stati poi venduti in mercatini o in altri luoghi. Oggi è arrivato il sequestro, ma le indagini non sono ancora concluse. Sono in corso accertamenti sugli indagati e sulle persone che potrebbero aver favorito la partenza degli indumenti dalla Sardegna. 

Sono cinque, e non quattro come inizialmente appreso, le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Dda cagliaritana che oggi ha portato al sequestro al porto di Cagliari di un tir con all'interno decine di tonnellate di indumenti donati alla Caritas che stavano per essere trasportato a Napoli. Si tratta di due cagliaritani e tre campani, tutti accusati a vario titolo di traffico illecito di rifiuti e truffa in concorso.
Sotto i riflettori del Nucleo regionale del Corpo forestale, secondo quanto si è appreso, è finita la società incaricata dalla Caritas di riciclare una parte degli indumenti nell'ambito di un progetto di recupero dell'usato. A seguito di un esposto, gli agenti della Forestale avrebbero riscontrato irregolarità in diverse procedure. Oggi il tir con gli indumenti, che sarebbero stati poi venduti nei mercatini o sarebbero finiti in altri luoghi, è stato sequestrato poco prima che venisse imbracato su un traghetto per Napoli.