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La via d'uscita esiste, ma a una condizione: "Evitare le mancanze procedurali, l'insipienza di chi, nel periodo 2010-2013, governava la Regione con comportamenti che hanno fatto scattare nel gennaio 2013 l'indagine della Commissione Europea sugli aiuti elargiti nel periodo 2010-2013 agli aeroporti sardi", dopo l'annunciato taglio di numerose rotte da parte di Ryanair e la mancata ricapitalizzazione dell'aeroporto di Alghero, l'europarlamentare Renato Soru (Pd) interviene sull'impasse del trasporto aereo.
"Le norme europee non impediscono alle Regioni di sostenere lo sviluppo del traffico aereo – sostiene – per questo bisogna elaborare presto una strategia per far ripartire il settore, senza aspettare la conclusione dell'indagine della Commissione, che speriamo comunque essere positiva". Occorre, secondo l'ex governatore, "preparare il terreno per il rinnovo della Continuità territoriale per Roma e Milano (Ct1) che scadrà l'anno prossimo, prevedendo la tariffa scontata solo a favore dei sardi e un costo massimo (price cap) non eccessivamente elevato negli altri casi. In questo modo si risparmieranno 44 milioni di euro all'anno. Differentemente dal passato, si potrà prevedere anche la partecipazione di compagnie low cost qualora accettassero gli oneri di servizio pubblico". Nello stesso tempo "bisogna chiedere subito il rinnovo della Continuità territoriale per gli altri capoluoghi regionali quali Bologna, Napoli, Torino, Verona, Palermo (Ct2), investendo una parte dei 44 milioni risparmiati dalla Ct1".
Infine "dare sostegno agli aeroporti investendo la rimanente parte dei 44 milioni oltre ai 30 milioni recentemente assegnati dal Governo. Aiutarli a sottoscrivere accordi con le compagnie aeree low cost tali da garantire la permanenza sui nostri scali, l'apertura di nuove rotte e la crescita di quelle esistenti. Un intervento pubblico è ormai imprescindibile – conclude Soru – e sono certo che la Giunta Pigliaru lo porterà rapidamente avanti senza ripetere gli errori del passato".