Un centinaio di lavoratori dell'Alcoa sono arrivati a Cagliari per manifestare in viale Trento, davanti al palazzo della Regione. Chiedono un incontro con il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru. Gli operai sono partiti questa mattina dallo stabilimento di Portovesme alle 8:30 e nel tragitto che li ha portati nel capoluogo hanno per due volte bloccato la strada statale 130. I lavoratori chiedono notizie sulle decisioni di Glencore, la società che ha siglato lo scorso anno l'intesa per riavviare lo stabilimento sardo, e alla quale, il 22 dicembre scorso era stato dato un mese di tempo, dopo il via libera della Commissione Ue, per accettare le condizioni sul prezzo competitivo dell'energia.
Il prezzo, fra i 25 e 26,5 euro a megawattora, è molto vicino a quello prospettato dalla multinazionale svizzera che, però, aveva chiesto anche tariffe energetiche agevolate per almeno dieci anni. Quella di oggi è la prima manifestazione dell'anno targata Alcoa, dopo che il 22 dicembre i sindacati di categoria erano stati convocati a Roma dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi.
Una delegazione sindacale di operai dell'Alcoa è stata ricevuta nella sede della Regione, in viale Trento, ma non dal presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, in viaggio per Roma per sbloccare la vicenda degli ammortizzatore sociali, ma da Tore Cherchi, coordinatore regionale per l'attuazione del Piano Sulcis, e da uno dei consulenti del presidente, Gianluca Serra.
Un centinaio di lavoratori si sono dati appuntamento questa mattina nello stabilimento Alcoa di Portovesme, durante il tragitto per Cagliari hanno per due volte bloccato la statale 130. Gli operai giunti nel capoluogo hanno chiesto di essere ricevuti dal governatore per avere notizie sulle decisioni di Glencore, la società che lo scorso hanno ha siglato l'intesa per riavviare lo stabilimento.
Glencore, come chiarito il 22 dicembre scorso al Mise dal ministro Federica Guidi, ha tempo sino al 20 gennaio per accettare, dopo il via libera della Commissione Ue, le condizioni sul prezzo competitivo dell'energia. Sempre il 22 dicembre al tavolo sul regime di super interrompibilità, Guidi e il sottosegretario De Vicenti avevano dato notizia di un altro gruppo interessato allo stabilimento di Portovesme, lo svizzero Sider Alloys.







