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Domanda e offerta di lavoro nel settore turistico si incontrano alla terza edizione del Sardinian Job Day, che si terrà alla Fiera di Cagliari venerdì 12 e sabato 13 febbraio. All'evento hanno aderito sinora 26 aziende per 387 posti di lavoro offerti e 73 tirocini, mentre i candidati sono 816 che hanno già presentato richiesta per 4.387 candidature multiple con percentuali più basse per profili minori (molti camerieri, ricevimento e giovani alla prima esperienza).
L'evento, presentato oggi dagli assessori regionali del Lavoro e del Turismo, Virginia Mura e Francesco Morandi, e dal direttore dell'Agenzia regionale del Lavoro, Massimo Temussi, vedrà la partecipazione del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti, che interverranno in due diversi seminari.
Per l'invio dei curriculum da parte degli aspiranti operatori del settore c'è tempo sino al 27 gennaio: le domande verranno filtrate direttamente dalle aziende o attraverso i Centri servizi per il lavoro e coloro che passeranno questa selezione saranno invitati ai colloqui di lavoro alla Fiera.
Per gli altri ci sarà l'opportunità di seguire i seminari.
L'iscrizione potrà avvenire unicamente on line sul portale "sardinianjobday.it". I profili più richiesti dalle 26 aziende sono quelli di cameriere, chef e addetti al ricevimento, ma anche maitre e manager. La banca dati rimarrà patrimonio dei Csl e delle aziende per ulteriori richieste di personale. Tra gli appuntamenti previsti anche la presentazione di due master master di secondo livello legati al settore turistico.
"Vogliamo dare gambe al settore che è trainante per la nostra economia – ha detto l'assessore Mura – ci sono state polemiche per la concomitanza con la Bit a Milano, ma sono due cose diverse che si integrano".
"Possiamo dire 'turismo ripartiamo dal lavoro' – ha osservato Morandi – oggi constatiamo che il turismo offre davvero opportunità, ma servono competenze. Oggi solo un addetto su 300 è laureato, mentre questi numeri devono crescere, basti pensare – ha aggiunto – che 33 turisti in più sulla destinazione generano un posto di lavoro (dati Usa). Il nostro turismo pesa ancora troppo poco sul Pil".