Ha deciso di rimanere incatenato davanti ai cancelli dello stabilimento di Italcementi, a Samatzai, e così è saltato il tavolo convocato in Regione per discutere il suo caso. Continua, dunque, la protesta estrema di Silvano Barabino, 58enne ex operaio di Abate Meccanica, che da oltre un mese chiede il reintegro nel posto di lavoro come previsto da una sentenza del Tribunale del lavoro di Cagliari del 5 giugno 2015.
"Il tavolo potrebbe essere riconvocato presso l'assessorato al Lavoro a Cagliari già all'inizio della prossima settimana", ha precisato Alessandro Andreatta, segretario regionale di Uilm.
Intanto ha superato le ottocento firme la petizione al ministro della Giustizia lanciata su change.org dal figlio di Silvano, Fabio Barabino, per chiedere che la sentenza di reintegro sia adempiuta.
La vicenda di Barabino ha origine nel 2006, quando viene licenziato da Meccanica Costruzioni, che nel 2001 cede ad Abate Meccanica l'attività di Samatzai. Entrambe sono ditte in appalto all'interno di Italcementi. Nella cessione sono compresi tutti i lavoratori ma non l'ex operaio 58enne, che ora chiede di riavere il posto.







