È partita da Sassari e da Milano la protesta dei Vigili del fuoco di tutta Italia, che nelle prossime settimane invaderà le piazze di numerose città sparse per il Paese. Oggi più di duecento pompieri provenienti da tutto il territorio provinciale – gli altri cento hanno assicurato il regolare presidio in tutto il Nord Ovest Sardegna – hanno sfilato in corteo a Sassari, partendo dalla sede del comando provinciale di via Duca degli Abruzzi per raggiungere piazza d'Italia dopo aver attraversato via Roma.
Una volta fatta sentire la loro voce alla città, i vigili hanno chiesto e ottenuto un incontro in Prefettura, nel corso del quale hanno ribadito le ragioni della loro protesta. "Ci battiamo a livello nazionale per il rinnovo del contratto, che è bloccato dal 2010", spiegano i rappresentanti sindacali di categoria. Ma i problemi sono anche regionali. "Lamentiamo l'inadeguatezza di molte strutture, la carenza cronica di personale e di automezzi, necessari per un servizio sempre più adeguato alle indicazioni comunitarie, e la mancanza assoluta di risorse economiche per l'addestramento del personale e la sua specializzazione", dicono i vigili del fuoco del Sassarese.
Anche loro patiscono quel fenomeno che già altre categorie hanno battezzato come "cagliaricentrismo". Secondo i manifestanti di oggi, "si assiste, come per altri enti e istituzioni del nostro territorio, a un immotivato disinteresse – denunciano – verso il comando provinciale dei vigili del fuoco di Sassari".
Province “Contratti bloccati”, protesta pompieri
“Contratti bloccati”, protesta pompieri
