Stavolta per farsi ascoltare si sono presi il Palazzo. Non sono neanche le 9 quando duecento operai dell'Alcoa, partiti all'alba da Villamassargia, nel Sulcis, cominciano a circondare la sede del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari, e a presidiare tutti gli ingressi, impedendo a chiunque – consiglieri e dipendenti – di entrare.
I lavoratori chiedono l'intervento del presidente del Consiglio dei ministri, "perché solo Renzi – spiegano – può creare le condizioni ideali affinché lo stabilimento di Portovesme possa riprendere a funzionare". In mattinata era prevista in Aula la ripresa dell'esame della riforma degli enti locali, ma la seduta viene annullata e aggiornata al pomeriggio.
"La catena umana attorno al Palazzo simboleggia la volontà di fermare la politica affinché i suoi rappresentanti si accorgano della nostra vertenza, che ora più che mai richiede l'interlocuzione a livello di Palazzo Chigi", spiega poco dopo il blitz il rappresentante della Uilm, Daniela Piras.
"E' la prima volta che impediamo al Consiglio di lavorare", fa notare Romeo Ghilleri (Fsm Cisl) dal varco di via Covour, mentre in una delle strade laterali, davanti alle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, Bruno Usai della Cgil aggiunge che "con quest'azione vogliamo indurre la politica sarda a scendere in campo al nostro fianco. Lo scopo è quello di pressare il Governo a creare le condizioni perché la multinazionale Glencore interessata allo stabilimento possa produrre in economia per tanti anni". Intanto i consiglieri regionali di tutti gli schieramenti cominciano ad arrivare, ma ad attenderli c'è il frastuono dei caschi degli operai, i fischietti, i cori e le bandiere della vertenza. Restano tutti fuori, parlano con i lavoratori.
Il presidente dell'Assemblea arriva in Consiglio quando ha già preso la decisione di ricevere una delegazione sindacale composta dai segretari dei metalmeccanici del territorio, Rino Barca della Cisl, Roberto Forresu della Cgil, Daniela Piras della Uil. L'incontro dura poco. "Gli operai chiedono un confronto con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che già a maggio aveva preso l'impegno di dare risposte definitive sulla vertenza Alcoa", riferisce Ganau. Durante un breve colloquio con i lavoratori sotto i portici di via Roma, il numero uno dell'Assemblea viene anche contestato: "Parole, parole, parole", urlano in coro i manifestanti. Nel frattempo, per fare il punto sulla vicenda, viene convocata una conferenza dei capigruppo per le 12.30, mentre l'Aula viene rinviata al pomeriggio, alle 15.
A riferire, sotto il Consiglio, ci pensa di nuovo il presidente Ganau, stavolta accompagnato dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco. In sintesi: "Chiederemo l'intervento diretto di Renzi per ottenere impegni precisi, ove ha dichiarato il settore alluminio strategico per l'economia italiana, ma anche per favorire accordi bilaterali con Enel, già realizzati in situazioni analoghe, o soluzioni interconnector, e di trovare la strada per superare il tema degli alti costi dell'energia". Poi annuncia che sulla materia i capigruppo hanno preso l'impegno di rapportarsi costantemente con i propri parlamentari di riferimento e che l'1 febbraio, in occasione della seduta statutaria, sarà portata all'attenzione dell'Aula una proposta unitaria di ordine del giorno su questi temi.
In serata si apprende della trasferta a Roma del governatore Francesco Pigliaru, un incontro con il ministro Guidi calendarizzato da tempo ma caduto in una giornata decisamente 'calda' per la vertenza. Le due società finora in pista per un'eventuale acquisizione dello stabilimento Alcoa di Portovesme, le svizzere Glencore e SiderAlloys, hanno confermato il loro interesse ma nessuna delle due ha ancora sciolto le riserve. Quanto alla questione energia, cruciale per convincere gli investitori, prosegue la valutazione degli strumenti compatibili con le regole dell'Unione Europea per conseguire scenari di lungo periodo di approvvigionamento. Sul tavolo, fa sapere la Regione, ci sono "concrete ipotesi di lavoro che in breve saranno verificate soprattutto in relazione alla durata di lungo periodo e portate presto all'attenzione degli investitori".







