ryanair-deiana-al-governo-and-ldquo-no-tassa-imbarco-in-sardegna-and-rdquo

La Sardegna chiede al Governo una deroga sull'aumento dell'addizionale per i diritti di imbarco che incrementa di 2,5 euro il costo dei biglietti aerei, un ritocco che "rischia di penalizzare in maniera molto pesante soprattutto l'Isola". L'appello all'esecutivo nazionale arriva dall'assessore dei Trasporti Massimo Deiana, dopo che Ryanair ha annunciato di voler abbandonare le basi di Alghero e Pescara proprio per effetto di rincari.
"È evidente – osserva l'esponente della Giunta Pigliaru – che per l'Isola tale provvedimento ha un impatto maggiore rispetto a qualsiasi altro territorio italiano. La Regione esige coerenza dal Governo, in particolar modo quando si tratta di affrontare il tema dell'insularità. La deroga sarebbe non un trattamento di favore ma il semplice riconoscimento dello svantaggio causato dalla condizione di insularità che la Regione rimarca costantemente e i cui problemi e costi il Governo si è impegnato a mitigare". 

"Siamo costantemente in contatto con la Commissione europea ed abbiamo segnali confortanti su un esito non negativo della procedura di infrazione riguardante gli interventi a sostegno delle compagnie low cost: attendiamo la decisione per la fine di marzo, ma potrebbe arrivare anche prima." Lo ha dichiarato l'assessore dei Trasporti Massimo Deiana nel corso di un'audizione davanti alla commissione Trasporti presieduta da Antonio Solinas (Pd) e dedicata alle problematiche dei vettori aerei low cost.
Sull'annuncio della compagnia Ryanair di lasciare la base di Alghero il prossimo 31 ottobre, Deiana ha affermato che "in realtà la protesta della compagnia è rivolta contro la decisione del Governo di aumentare le tasse aeroportuali che i vettori tradizionali scaricano sui biglietti ai passeggeri mentre Ryanair non può farlo e non incassa la maggiorazione".
Per quanto riguarda le possibili misure da attuare a breve termine, l'assessore ha confermato la sua contrarietà ad azioni mentre la Regione si trova ancora sotto infrazione così come ad interventi diretti presso questa o quella compagnia che sarebbero una "turbativa d'asta". La strada maestra, ha spiegato, "è quella di gare aperte ad evidenza pubblica e non appena conosceremo le decisioni della Commissione lavoreremo ad un nuovo modello di continuità. Abbiamo fra l'altro 30 milioni di risorse aggiuntive stanziate dal Governo nazionale con cui intendiamo potenziare la cosiddetta Ct1 e la capacità degli aeromobili, sostenendo anche la Ct2 (rivolta al mercato internazionale) negoziando col Governo l'inserimento nei bandi di alcuni oneri di servizio pubblico come revisione delle prenotazioni, orari e frequenze dei voli, andata e ritorno in giornata".