Nuovo sequestro di abiti usati nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Cagliari sulla raccolta di indumenti destinati alla Caritas diocesana di Cagliari per essere distribuiti ai bisognosi e finiti invece nei mercatini italiani e stranieri. Oggi il Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale su delega del Pm che coordina le indagini, Guido Pani, ha messo sotto chiave oltre sei quintali di vestiti usati che erano stati raccolti a Quartu.
Gli indumenti erano stati lasciati dai cittadini nei 15 cassonetti piazzati nel territorio comunale, in soli due giorni, il 5 e il 6 gennaio scorsi, prima del sequestro del tir con oltre dieci tonnellate di vestiti bloccato in porto a Cagliari e diretto in Campania. I capi d'abbigliamento saranno ora trasferiti nel deposito della direzione generale della Protezione civile a Macchiareddu (Cagliari), dove saranno visionati e analizzati, verificando tutta l'etichettatura.
I vestiti erano stati raccolti in base alla convenzione stipulata tra il Comune di Quartu e la Eurofrip di Casoria con il tramite di Giampiero Cesarini, indagato insieme alla moglie Rosa Contiello, per truffa in concorso e traffico di rifiuti.
Con loro risultano iscritti nel registro i nomi di Andrea Nicolotti, responsabile del servizio mensa, cucina e logistica della Caritas, già sospeso dall'incarico; Guido Afflitto, della società Sarda Recupero tessili che opera nella raccolta degli indumenti; e Tonino Marras, capo cantiere della Derichebourg, la cui posizione potrebbe essere archiviata perché estraneo alla vicenda. Da Quartu nei giorni scorsi, su richiesta della Forestale, sono stati rimossi tutti i cassonetti.







