Una denuncia a piede libero nei confronti di ingegnere algherese di 46 anni, amministratore unico della società Alghero in House, di proprietà del Comune, e il sequestro di un'area di 500 metri quadrati: sono il bilancio di un'operazione messa a segno oggi dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Sassari all'interno del cimitero di Alghero.
I militari sono intervenuti per verificare la natura di un incendio divampato dentro il cimitero di via Vittorio Emanuele, i cui servizi sono gestiti dalla società partecipata dell'amministrazione comunale. Una volta arrivati sul posto, l'incredibile scoperta. A bruciare, senza peraltro il benché minimo controllo, era una catasta di bare in legno. Secondo gli inquirenti si tratta di pezzi provenienti da estumulazioni ed esumazioni, che dovrebbero essere smaltiti come rifiuti secondo precise procedure, e non distrutti col fuoco. L'area sequestrata era stata trasformato in un deposito non autorizzato per tutte le parti ornamentali in metallo e per le parti in zinco.
A domare l'incendio sono stati alcuni operai del cimitero, che si trovavano lì al momento dell'intervento degli uomini del comandante del Noe, Umberto Rivetti.
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Bruciano bare al cimitero, denuncia e area sotto sequestro







