Entro i prossimi diciotto mesi, ottanta Comuni della Sardegna saranno dotati di un sistema di videosorveglianza con l'obiettivo di tutelare la legalità e la sicurezza pubblica in tutto il territorio regionale.
Tutti i dati registrati dalla rete potranno essere messi a disposizione delle forze dell'ordine. L'hanno annunciato stamattina il governatore Francesco Pigliaru e l'assessore agli Affari generali, Gianmario Demuro, nel corso di una conferenza stampa in viale Trento.
Per la realizzazione delle reti, la Regione impegna 7 milioni e 150 mila euro. Degli 80 Comuni, sono 32 quelli con popolazione fino a duemila abitanti, 25 fino a cinquemila e 23 oltre i cinquemila. Nel progetto "Reti per la sicurezza dei cittadini e del territorio", sono coinvolti anche l'Unione dei Comuni "Alta Gallura", l'Unione dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, la Comunità montana n. 5 nel Nuorese, l'Aggregazione Comuni Orgosolo e Urzulei e l'Unione dei Comuni del Terralbese.
Per questi interventi sono disponibili 6 milioni e 900 mila euro, mentre con gli altri 250 mila sarà realizzato il nodo di gestione infrastrutturale dell'intero sistema presso il data center della Regione.







