E' cominciata con il saluto dell'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio alla moglie e ai figli di Fausto Piano, la messa per i funerali del tecnico della Bonatti rapito e ucciso in Libia. Gremito il palazzetto dello sport di Capoterra, che sta ospitando le esequie: migliaia di persone hanno prima partecipato al corteo iniziato alle 14 che ha attraversato le strade del centro di 25 mila abitanti alle porte di Cagliari. E poi hanno riempito gli spalti e il parquet dell'impianto sportivo alla periferia del paese.
"Il volto della guerra è questo – ha detto mons. Miglio ricordando anche la scomparsa del collega di Piano, Salvatore Failla – fatto di lacrime e strazio. Lo scopriamo quando entra e ferisce la vita di una famiglia. Questa è una di quelle morti che ci cambiano: ci fa guardare lontano nello spazio e nel tempo. Ogni nostra scelta e non scelta tocca sempre tutti".
Un monito, quello dell'arcivescovo, contro l'indifferenza. La folla ha seguito in silenzio le parole di Miglio. In prima fila ci sono i familiari di Piano, con loro Gino Pollicardo, il collega scampato alla morte a Sabrata: durante il corteo è stato accanto a Isabella, la vedova di Piano. Presente tra gli altri il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, il sindaco di Capoterra Francesco Dessì e tanti altri primi cittadini della zona.
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Tutta Capoterra per l’ultimo saluto a Fausto. Miglio: “La guerra è lacrime e strazio”







