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"Vogliamo rassicurare i dipendenti dell'agenzia Agris: i loro stipendi non sono in pericolo e il disguido con la tesoreria regionale di Unicredit è in risoluzione". Lo precisa l'assessore regionale dell'Agricoltura Elisabetta Falchi, che inoltre spiega come "la selezione per il nuovo direttore generale dell'Agenzia sia ancora in corso e stia seguendo le procedure necessarie, che però non hanno alcun legame con il paventato blocco degli stipendi: nessuna telenovela, ma i normali tempi per l'acquisizione di tutti gli elementi di valutazione indispensabili per la scelta del miglior nome da proporre alla Giunta per la nomina".
Per la questione delle buste paga, dunque, si è trattato di un "fraintendimento tra la dirigente di Agris, che ha legittimo potere di firma per i mandati, e gli uffici della tesoreria regionale". Ma, chiarisce Falchi, "siamo intervenuti con Unicredit per fornire tutti i chiarimenti e auspichiamo che la questione sia risolta, visto che non si tratta di un problema di liquidità ma di un semplice disguido burocratico".
L'agenzia regionale Agris è ancora priva di un direttore regionale – ha poi spiegato l'assessore – "non per chissà quale appetito politico ma per la chiara e semplice volontà di applicare la normativa prevista per questa particolare agenzia".
Infatti, "la norma che disciplina le nomine nelle agenzie agricole regionali specifica che il direttore generale di Agris deve essere in possesso di un'alta qualificazione scientifica e professionale nelle materie di competenza dell'agenzia stessa".
La volontà dell'Assessorato – ha puntualizzato Falchi – è quella di "spezzare quella che era diventata una consuetudine: Agris non è un condominio che ha bisogno di una ordinaria gestione contabile e amministrativa, la sua vocazione è quella di essere la punta di diamante della ricerca in campo agricolo in Sardegna. La scelta non può essere limitata al personale dirigente regionale che va in aspettativa dal suo incarico per diventare direttore generale. Infatti, come anche ribadito da un parere richiesto all'Avvocatura dello Stato, che ha inequivocabilmente chiarito come in questo caso si tratti della nomina di un organo fiduciario, il vertice di Agris deve avere esperienza amministrativa ma ha anche e soprattutto un ruolo di referente politico e, nelle nostre intenzioni, dovrebbe essere un manager a tutto campo, in grado di valorizzare la sua missione di innovazione e ricerca a favore dell'agricoltura sarda per intercettare fondi e mettere a frutto contatti internazionali".