Ecologisti: "Votare Sì per fermare le trivelle”

L'appello è di andare a votare, innanzitutto, e poi di mettere la croce sul Sì. Lo dicono a chiare lettere i rappresentanti del Comitato associazioni della Sardegna "Vota sì per fermare le trivelle" presentato questa mattina a Cagliari e di cui fanno parte Legambiente, Wwf, Acli, Arci, AdConsum, Federparchi, Italia Nostra, Comitato No al Progetto Eleonora, Unione degli studenti, Associazione Phohairesis, Associazione Pasolini, Lipu. Tutti fermi nella convinzione che, comunque la si pensi, bisogna recarsi alle urne per raggiungere il quorum e per promuovere un nuovo modello di sviluppo che "ci porti fuori dalle fonti fossili". A prescindere dal fatto che in Sardegna, entro le 12 miglia dalla costa, non esista alcuna attività in corso.
Il quesito chiede di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalla coste italiane, senza limiti di tempo.
Nonostante le società non possano più richiedere per il futuro nuove concessioni, le ricerche e le attività già in corso non avrebbero più una scadenza certa. "È vero – ammette la presidente di Legambiente, Annalisa Colombu – tecnicamente l'esito del referendum non ci riguarda, ma ricordo che esiste una concessione oltre le 12 miglia, verso le Baleari. Questo è un sì contro le fonti fossili. Per questo il nostro appello al voto è forte, perché il Mediterraneo è un mare delicato che non si può permettere il disastro del Golfo del Messico".
In rappresentanza del delegato per la Sardegna del Comitato promotore, cioè il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, Dolores Lai ha parlato della necessità di raggiungere il quorum, "anche se, visto l'astensionismo delle ultime consultazioni, siamo consapevoli della difficoltà", e ha spiegato che votare sì "significa scegliere un nuovo modello di sviluppo che passi per una politica energetica differente, ma è anche un modo per affermare l'autonomia decisionale dei territori". Se l'atteggiamento del Consiglio regionale appare chiaro, ha detto il preside del Comitato scientifico di Legambiente, Vincenzo Tiana, "chiediamo anche al presidente della Regione un impegno esplicito".