Il Consiglio regionale della Sardegna ha osservato un minuto di silenzio in segno di cordoglio per gli attentati a Bruxelles. "Quanto accaduto sconcerta e addolora – ha detto aprendo la seduta di questo pomeriggio il presidente dell'Assemblea Gianfranco Ganau – Ancora una volta questi fatti ci lasciano basiti e increduli.
Ancora un attacco all'Europa, dopo quello di Parigi, nel cuore delle sue istituzioni che lascia un triste e terribile bilancio, purtroppo in evoluzione".
Serve uno "sforzo ulteriore – ha sottolineato – per garantire la sicurezza dei cittadini. Ma la paura non può e non deve vincere perché è l'unico vero obiettivo dei terroristi che con i loro attacchi feroci e mirati vogliono distruggere quei valori di civiltà, democrazia, libertà e pace, così duramente conquistati dall'Europa". E' anche necessario, ha aggiunto Ganau – che "il dialogo, la politica e la diplomazia facciano da argine al terrorismo. Contro ogni forma di estremismo occorrono unità, determinazione e impegno – ha spiegato il presidente del Consiglio sardo – la soluzione non può certo essere la guerra perché è questo il vero pericolo che si rischia di correre: un vortice di violenza e terrore che porterà ancora morte e distruzione".
Da una tragedia all'altra: Ganau ha infatti espresso un pensiero anche alle famiglie delle studentesse italiane dell'Erasmus morte in Catalogna a causa dello schianto del pullman su cui viaggiavano.
Anche nel Consiglio comunale di Cagliari, in apertura della seduta di questo pomeriggio, è stato osservato un minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime degli attentati di Bruxelles.
Il presidente dell'assemblea civica, Ninni Depau, ha brevemente ricordato gli ultimi attentati terroristici, in Europa e nel resto del mondo, che hanno sconvolto tutta la comunità.







