Protesta dei dipendenti del Comune di Quartu: sciopero nelle ultime tre ore di turno e presidio questa mattina di fronte alla sede centrale di via Eligio Porcu.
La giornata di mobilitazione era stata proclamata nei giorni scorsi nel corso di un'assemblea dai lavoratori e dalle sigle di categoria Fp Cgil, Fp Cisl, Flp Uil, Usb, Sulpl Diccap, Csa, per protestare contro l'amministrazione Delunas.
Nel mirino le relazioni sindacali. "La decisione presa – si legge in un comunicato – deriva da un disagio diffuso e condiviso di fronte al quale l'amministrazione non ha mostrato alcuna apertura al dialogo, nemmeno dopo la proclamazione dello stato di agitazione lo scorso dicembre e la conseguente riunione in Prefettura".
Non solo: lavoratori e sindacati sono preoccupati per i servizi ai cittadini. "Le file e i tempi lunghissimi per le pratiche più semplici- si legge nella nota congiunta- si potrebbero tagliare con una organizzazione del lavoro e degli orari degli sportelli più razionale, con interventi sulle dotazioni e sul sistema informatico ormai obsoleto".
All'attacco anche Fratelli d'Italia: ""Ci auguriamo che l'amministrazione riprenda il dialogo con i lavoratori e i loro rappresentanti. Se questa situazione critica permanesse, rendendosi manifesta l'incapacità della Giunta Delunas a gestire il proprio personale, sarebbe bene che chi tenta di governare Quartu valuti l'opportunità di rassegnare le dimissioni e che un commissario traghetti il Comune sino alle elezioni nel 2017".
La replica. Linea già decisa: attuazione di un piano operativo utile per migliorare l'efficienza nell'organizzazione e la sicurezza dei luoghi di lavoro, ma sempre nel rispetto delle normative e tenendo conto delle risorse a disposizione. È la risposta del Comune di Quartu allo sciopero di tre ore ed al presidio di ieri davanti al palazzo di via Porcu.
Sui rinforzi la posizione del Comune è chiara: "Sarebbe necessario rimpinguare l'organico a disposizione. È tuttavia opportuno sottolineare che le assunzioni sono sostanzialmente bloccate non per suo volere. La legge, infatti, impone di non assumere nessuno fino a quando non si risolve il nodo degli esuberi nati dalla soppressione delle Province, affinché sia così garantito il ricollocamento dei dipendenti di questi enti.
Inoltre va evidenziato che la Finanziaria 2016 impone un turnover e quindi una capacità assunzionale non superiore al 25% della spesa per il personale fuoriuscito". Per la sicurezza il Comune conferma comunque l'impegno: "Si tratta – spiega l'amministrazione – di un progetto lungo e non perfezionabile nel corso dell'annualità in corso, ma di certo sono state identificate le priorità che saranno subite prese in carico.
Avranno precedenza l'Ufficio Condono edilizio, alcuni piani del Palazzo municipale di via Porcu e il cantiere comunale. Dopo le verifiche dei Vigili del fuoco sono già in esame le quantità di carta da spostare e riorganizzare, per poter poi perfezionare la messa in sicurezza già dal 2016". La Giunta ha "comprensione per le esigenze e le richieste dei lavoratori – dichiara l'assessore delle Risorse Umane, Riccardo Saldì -. Tuttavia l'immagine che i dipendenti danno di questa Amministrazione non corrisponde alla realtà delle cose. Non è vero, per esempio, che sia stata creata solo conflittualità e disorganizzazione. Infatti, a prova di smentita, sono in piedi le trattative con le Rsu riguardo la contrattazione decentrata e la sicurezza dei lavoratori".