Una metà della tangente al politico di riferimento, l'altra metà a disposizione della "Squadra". I 300 mila euro che le imprese aggiudicatarie degli appalti per i lotti 3 e 8 della strada statale Sassari-Olbia hanno ammesso di aver pagato veniva equamente divisa in questo modo. Per uno dei due appalti, gli investigatori hanno anche ritrovato l'elenco dei destinatari delle tangenti, che venivano pagate sotto forma di incarichi professionali apparentemente leciti.
Nell'elenco ci sono i nomi della sorella di uno dei due consiglieri regionali arrestati e della fidanzata dell'altro.
Secondo le risultanze dell'inchiesta della procura della Repubblica di Oristano gli accordi, inoltre, prevedevano anche il pagamento di una ulteriore tangente di 800 mila euro da distribuire fra politici e funzionari corrotti mascherandola con contratti fittizi per prestazioni professionali di vario genere da rendere nell'ambito dell'appalto stesso.
Dai mini appalti nei piccoli Comuni della Sardegna centrale a quelli milionari dell'Anas. La seconda tranche dell'inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Oristano dimostra, secondo gli inquirenti, che "La Squadra" del tecnico di Desulo Salvatore Pinna aveva fatto un salto di qualità.
In entrambi i casi l'attività corruttiva della Squadra, per le forze dell'ordine, parte dalla rete di contatti e amicizie che il 'capo' Salvatore Pinna ha costituito nel corso degli anni negli uffici anche regionali. Rete che resta il punto di riferimento privilegiato per i numerosi appalti minori finiti nel mirino della seconda tranche dell'inchiesta che oltre ai tre arresti in carcere, e ai 13 ai domiciliari, ha portato all'iscrizione di altre 95 persone nel registro degli indagati.