"Ancora un'aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria nel carcere di Sassari". Lo denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe, secondo il quale la guardia carceraria sarebbe "a rischio contagio dopo essere stato ferito da un carcerato sieropositivo".
Secondo quanto ricostruito dal segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Giovanni Piu, si tratterebbe di un cittadino straniero che "proditoriamente ha sferrato un pugno al volto al poliziotto con relativa escoriazione al labbro inferiore e tumefazione". Per Capece "ora la misura è colma, è la terza aggressione a poliziotti penitenziari in meno di sei mesi".
Piu sottolinea invece "i disagi del carcere sassarese, che presenta molti problemi sotto il profilo della sicurezza e dell'organizzazione del lavoro del personale di polizia penitenziaria". Il segretario Capece, nell'esprimere "solidarietà e vicinanza al poliziotto ferito", snocciola alcuni dati.
"Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla polizia penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti", riferisce. Per restare in Sardegna, "ci sono stati 219 atti di autolesionismo, 35 tentati suicidi, 1 morte per suicidio e 3 per cause naturali". Il più alto numero di atti di autolesionismo e tentati suicidi si è registrato a Cagliari, con rispettivamente 152 e 22 tentativi, "mentre a Sassari sono stati 59 le vicende di autolesionismo". Abbastanza per affermare che "le carceri sono ad alta tensione anche in Sardegna – conclude Capece – e gli agenti di polizia penitenziaria sono al centro di violenze assurde e ingiustificate come quelle di Sassari".