Docenti sardi con le valigie per il concorso nazionale per gli insegnanti: le prove che inizieranno nelle prossime settimane, per molti di loro, si svolgeranno nel Lazio e in altre regioni d'Italia. La Regione decide di intervenire inviando una lettera al ministro della Pubblica istruzione Stefania Giannini firmata dall'assessore competente Claudia Firino. Obiettivo: consentire ai docenti sardi di affrontare le prove nella loro isola.
"Il concorso per gli insegnanti rischia di essere l'ennesimo atto discriminatorio – spiega l'esponente della Giunta Pigliaru – i docenti dell'isola non devono e non possono essere costretti a sostenere viaggi e spese onerose, ma essere messi nelle stesse condizioni dei colleghi della Penisola". Una lettera che riassume i malumori degli insegnanti che per cercare una stabilizzazione dovranno prendere o nave o aereo.
"Le date delle prove concorsuali per il reclutamento del personale per i posti comuni e di sostegno dell'organico della scuola dell'infanzia, secondaria di primo e secondo grado, si avvicinano e il calendario – sottolinea l'assessore – prevede spostamenti in altre regioni non solo onerosi, ma incompatibili anche per orari e voli". La soluzione, secondo Firino, esiste: prove in Sardegna. "Le procedure informatizzate con cui si svolgono le prove permetterebbero agevolmente di effettuare questo cambiamento – suggerisce la titolare dell'Istruzione – Si dovrebbe inoltre tenere conto nel calendario del breve lasso di tempo tra una prova e l'altra, per consentire ai docenti di partecipare a tutti gli esami per i quali hanno effettuato l'iscrizione".
Il caso è già approdato in Consiglio regionale con una interrogazione all'assessore Firino dell'esponente di Prc Sinistra sarda, Alessandro Unali.
Uncategorized Concorso scuola: “Sardi discriminati. Prove anche nell’Isola”
Concorso scuola: “Sardi discriminati. Prove anche nell’Isola”
