Nuovo faccia a faccia domani pomeriggio a Roma, ospiti nella sede del Mise, con inizio alle 16, fra i vertici di Meridiana Maintenance e le organizzazioni sindacali. All'ordine del giorno "l'esame congiunto della procedura di licenziamento collettivo e di collocazione in mobilità" dei tecnici che lavorano negli hangar per le manutenzioni. L'azienda ha dichiarato 75 esuberi su un totale di 291 dipendenti.
Gli operai specializzati sono da venti giorni in assemblea permanente, una protesta che blocca in parte l'attività di manutenzione degli aerei.
Ieri al termine di una affollata assemblea, i lavoratori di base a Olbia, circa 120, hanno deciso di proseguire la protesta anche con sit-in sotto la sede della compagnia aerea, sino a quando non si avranno risposte positive alla vertenza.
L'azienda, nell'ultimo incontro romano, aveva proposto come soluzione il part-time verticale per 108 tecnici, che prevede otto mesi di lavoro su 12. Proposta rifiutata dalle sigle sindacali che confidano nella presenza all'incontro di domani dei rappresentanti del Ministero e nella volontà della compagnia di "avere un confronto serio" con i sindacati, convinti, ribadisce il leader dei Cobas Agostino Purtzu, "che gli esuberi si possano azzerare con una diversa organizzazione del lavoro".
