Sette persone sono state iscritte nel registro degli indagati per l'incidente fra i due treni della metropolitana leggera di Cagliari che si sono scontrati il 19 gennaio scorso, provocando 85 feriti. Oltre ai due macchinisti Fabrizio Vilia e Mauro Angioni, sono indagati a loro garanzia l'addetto ai controlli Roberto Randaccio, il direttore di esercizio Metrotranvie Carlo Ornano, il direttore d'esercizio ferroviario Franco Lai, e Walter Arru e Sergio Romoli, dirigenti dell'Arst che gestisce la linea metro leggera.
Il pm Guido Pani, che indaga per disastro ferroviario e lesioni, ha deciso di far esaminare le scatole nere dei due treni, quello che in gergo si chiama un accertamento tecnico irripetibile. Una volta aperte e esaminate, infatti, le apparecchiare potrebbero perdere la valenza probatoria che possiedono ora che sono sigillate. Per questa ragione il perito incaricato dalla Procura sarà affiancato dai consulenti nominati dalle persone indagate su cui si stanno concentrando le attenzioni degli investigatori.
Non è ancora fissata la data dell'esame sulle scatole nere che registrano i dati di marcia delle motrici, velocità, ma anche qualsiasi anomalia agli impianti di propulsione e di frenata, oltre che eventuali errori nelle procedure. In particolare il pm ha chiesto al suo esperto di capire se possa esserci stato un guasto di una delle due metro, oppure se l'incidente sia legato a errori umani o deficit nelle procedure di sicurezza. Risposte che arriveranno dal confronto delle scatole nere con le altre informazioni raccolte dagli investigatori della Procura e della Polizia Municipale.







