Un rapporto conflittuale con i genitori, continui litigi per richieste di soldi e mancanza di lavoro, oltre ad uno stato psicologico problematico culminato con alcuni tentativi di suicidio. È in questi elementi che può essere individuato il movente del duplice omicidio di Settimo San Pietro, per il quale è stato arrestato il figlio adottivo di 28 anni, Igor.
Nelle 22 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere vengono riportate le testimonianze di parenti e amici del giovane. Secondo la testimonianza del fratello Alessio, aveva comportamenti aggressivi nei confronti dei genitori benché "quasi mai ha alzato le mani nei loro confronti". Più spesso scaricava la rabbia rompendo oggetti, porte o mobili di casa.
"Per lo più le ragioni della sua ira – scrive il Gip nell'ordinanza riportando il racconto del figlio più piccolo – derivavano dal fatto che pretendeva continuamente piccole somme di denaro, nell'ordine di 5 o 10 euro, e quando i genitori si rifiutavano di consegnargliele nascevano forti liti".
Alessio ha anche riferito che poche ore prima del delitto Igor gli era parso nervoso e aveva appreso dai genitori che "quel giorno aveva manifestato intenzioni suicide, ma non gli era stato dato peso in quanto in passato lo aveva fatto già diverse volte". Lo scorso anno, secondo la testimonianza di un amico, "aveva sottratto la pistola del padre, si era recato sulla scogliera di Cala Mosca e aveva chiamato la fidanzata per annunciarle che stava per uccidersi e lei era riuscita a dissuaderlo dopo averlo raggiunto".
Un altro amico ha detto al Gip di essere a conoscenza che i genitori di Igor "la notte erano costretti a chiudersi a chiave nella propria camera da letto per il timore di essere derubati dal figlio". Il giorno dopo l'uccisione dei genitori, risulta che il giovane ha effettuato un prelievo con il postamat del padre da 600 euro all'Ufficio postale di Settimo e un secondo di 300 euro il giorno dopo in viale Poetto a Cagliari. Secondo il giudice, i comportamenti di Igor dopo l'assassinio "consentono di tratteggiare un'indole criminale particolarmente inquietante – si legge nell'ordinanza – giacchè poche ore dopo aver ucciso i genitori aveva avuto la lucidità di impossessarsi della pistola che il padre custodiva in cassaforte nonché del suo postamat".
Parte del denaro sarebbe stato subito utilizzato per comprare marijuana.
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Coniugi uccisi, conflitti col figlio per il denaro. 900 euro prelevati dopo l’omicidio
