"Prima di prendere decisioni finali c'è necessità di un momento di riflessione e di un'ampia interlocuzione. La sanità ha bisogno di una riorganizzazione ma non si può partire da una mera classificazione delle strutture per attuare una riforma". Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, incontrando con i capigruppo una delegazione di sindaci del Mandrolisai, Barbagia e Barigadu e di sindacalisti del territorio, oggi a Cagliari in difesa dell'ospedale di Sorgono.
Erano presenti tredici sindaci in rappresentanza dei comuni di Aritzo, Gadoni, Tonara, Tiana, Atzana, Sorgono, Ovodda, Meana Sardo, Desulo, Teti, Ortueri, Samugheo, Belvì. I primi cittadini hanno chiesto al presidente e ai capigruppo di vigilare affinchè il provvedimento di riforma non danneggi le popolazioni del centro Sardegna, già a rischio spopolamento. Il presidente Ganau ha sottolineato che "bisogna prima analizzare le caratteristiche del territorio sardo, valutare cosa serve ai territori e quali siano i servizi ospedalieri di cui c'è necessità. Naturalmente – è stato detto – il problema reale è l'esiguità delle risorse.
Ogni anno spendiamo per la sanità 300/400 milioni in più delle somme previste, ma la soluzione non è quella di chiudere gli ospedali, piuttosto bisogna assicurare la qualità dell'urgenza, garantendo i servizi territoriali e la specialistica. Poi si potrà parlare di riorganizzazione delle strutture sanitarie isolane".
Regione Ganau: “Riflettere prima di chiudere ospedali”
Ganau: “Riflettere prima di chiudere ospedali”
