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Le perplessità dei sindacati sulla riforma della sanità in Sardegna sono state espresse dai segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl durante un'audizione in commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi).
Michele Carrus della Cgil ha ribadito le posizioni già espresse nell'incontro con l'assessore Luigi Arru, apprezzando lo spirito della riforma ma evidenziando criticità da correggere come "il deficit di partecipazione popolare e democratica alle scelte di politica sanitaria ed il potere eccessivo assegnato al direttore generale".
Per la Cisl Ignazio Ganga ha affermato di "non avere trovato una risposta alle domande di fondo sulla possibilità delle aggregazioni di produrre veri miglioramenti nel sistema e sulla capacità del modello ipotizzato di rispondere alle specifiche esigenze della Sardegna. Noi – ha aggiunto – avremmo preferito una riforma fondata su tre pilastri, sanità territoriale, emergenza/urgenza e nuova struttura di governo, che partisse dal basso; invece si è seguito il percorso inverso con una proposta che ha un approccio economicistico e centralista che appare lontana dal sentire comune dei cittadini". Ganga ha quindi criticato le parti della riforma che prevedono una forte "concentrazione di poteri" nella persona del direttore generale.
La Uil, attraverso Adolfo Tocco, ha segnalato alla Commissione "il profondo malessere sia dei cittadini, che incontrano sempre maggiori difficoltà ad accedere ai servizi sanitari a causa di liste d'attesa, disservizi e burocrazia, che del personale su cui viene scaricata la disorganizzazione del sistema. Con questa riforma si è preferito partire dal vertice ed è un errore che, assieme alle forti riserve sulla validità di una Asl unica che finora nessuno ha dimostrato, ci porta ad una valutazione negativa".
Sandro Pileri e Nino Marroccu, dell'Ugl, hanno posto l'accento su una riforma "più attenta ai conti che ai territori ed ai cittadini, che configura un nuovo sistema all'interno del quale nessuno capisce se, come e quando si ridurranno le liste d'attesa e come si farà a rispondere meglio alla domanda di salute".