E' pronto a rimanere sotto l'assessorato regionale della Sanità ed anche a trascorrere la notte finché non verrà ricevuto dall'assessore Luigi Arru e dal presidente Francesco Pigliaru, oggi impegnati a Sassari. E' l'ultima iniziativa del battagliero malato di Sla Salvatore Usala dopo lo scontro duro, a colpi di comunicati stampa, con la Commissione Sla istituita dall'assessorato regionale. "La delibera che ha 'ristrutturato' il progetto 'Ritornare a casa' – ha ribadito – non va bene, rimangono alcune criticità che vanno corrette subito".
Il segretario dell'associazione 16 Novembre attende i due esponenti della Giunta portando avanti lo sciopero della fame e della sete e annunciando di non voler ricaricare le batterie delle apparecchiature che lo tengono in vita.
"Ho documentato tutto quello che non andava bene nelle proposte che avevo fatto, ma era già tutto scritto a tavolino e era inutile presentarsi alle riunioni – ha detto Usala – c'è un accordo per tagliare 500 malati gravi: molti di questi hanno multipatologie e saranno esclusi dal progetto Ritornare a Casa".
Si è conclusa nel pomeriggio la protesta del segretario del Comitato 16 novembre, Salvatore Usala, che ha atteso in strada, attuando lo sciopero della fame e della sete e minacciando di non ricaricare le batterie degli apparecchi salvavita, una convocazione negli uffici dell'assessorato regionale della Sanità.
Dopo lo scontro con la commissione Sla, Usala è stato ricevuto dal capo di gabinetto dell'assessore, oggi fuori sede, per un chiarimento sul programma 'Ritornare a casa'.
Per definire i dettagli dell'ultimo provvedimento è stato fissato un incontro a casa di Usala per venerdì prossimo, 27 maggio. Il battagliero malato di Sla punta alla modifica dei punteggi che, a suo dire, escluderebbero almeno 500 persone dai benefici del programma.







