Gli apneisti della BlueWorld tornano in Sardegna con un terzo posto dalla loro prima esperienza ai campionati italiani assoluti di apnea indoor, che si sono tenuti a Torino da venerdì a domenica scorsa. I sedici atleti (dieci uomini e sei donne) capitanati dal coach Riccardo Mura e dal presidente della società Roberto Mattana, entrambi in gara, hanno realizzato 2641,37 metri dietro ad Asti Blu Subacquea (2954,52 metri) e Rane Nere Trento (2669,09). «Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale come squadra, una prova di carattere superlativa, andando a prenderci un terzo posto in mezzo a tanti campioni di comprovata esperienza. Veramente felice e orgoglioso di questo gruppo», ha dichiarato Riccardo Mura. Un risultato che è andato oltre le più rosee aspettative, visto che si trattava della prima partecipazione a questo tipo di gare, dove si confrontano i migliori apneisti italiani. Una medaglia che si va ad aggiungere alle due conquistate lo scorso anno come migliore società di apnea, sia outdoor (in mare, nelle diverse specialità profonde), che indoor (in piscina, nelle specialità dinamica e statica) e che conferma la vitalità della giovane società sarda, che in poco più di cinque anni dalla sua fondazione, oltre a questi titoli ha portato a Cagliari anche i mondiali di apnea Aida (Association Internationale pour le Développement de l'Apnée), nel 2014, e i record nazionali e mondiali con i risultati di Chiara Obino: record italiano di assetto costante senza attrezzi -49 metri (maggio 2015); campionessa italiana assetto costante con monopinna (settembre 2015); record mondiale e titolo iridato in assetto costante con due pinne -71 (ottobre 2015); vice campionessa Mondiale con monopinna (ottobre 2015). Nella gara organizzata nella piscina Trecate dalla società Agonismo Sub Torino, valevole per il titolo FIPSAS (la federazione italiana per la pesca sportiva e le attività subacquee, legata al Coni), erano presenti le specialità “dinamica con attrezzi – monopinna”, “dinamica con attrezzi – pinne con stile alternato”, “dinamica senza attrezzi”, “endurance 16×50 metri”, “speed 100 metri” e “statica”, cioè trattenere il fiato sul pelo dell’acqua senza muoversi. In vasca potevano scendere solo gli atleti élite, cioè quelli della massima categoria. Apneisti che per raggiungere tale livello sono dovuti scendere ad almeno 40 metri di profondità o percorrere in piscina 125 metri di apnea dinamica con attrezzi (monopinna o pinne), o 100 senza attrezzi, cioè in rana subacquea (per le donne le misure sono rispettivamente di 100 metri di apnea dinamica con attrezzi e 75 di rana subacquea).
Sport Apnea, podio a Torino per i cagliaritani di Blue World
Apnea, podio a Torino per i cagliaritani di Blue World







