Una Sardegna che invecchia e che nel 2030 sarà popolata per oltre un terzo da abitanti over 60 anni. Sono i dati che hanno spinto le Acli e la Federazione anziani e pensionati Acli (Fap) a elaborare una proposta di legge per la "Promozione della cittadinanza attiva e del Servizio civile delle persone anziane in Sardegna". La bozza, che attraverso alcuni consiglieri regionali sensibili all'argomento potrebbe approdare presto anche in Aula, è stata presentata questa mattina a Cagliari.
L'iniziativa delle Acli nasce dai numeri sul futuro demografico. Nell'Isola, secondo l'elaborazione dei dati Istat realizzata da Iares (Istituto Acli per la ricerca e lo sviluppo), nel 2030 gli over 60 anni saranno il 33,8% della popolazione totale, e saliranno al 38,6% nel 2065. Nel frattempo, se non cambierà la tendenza in corso, andrà fuori controllo l'indice di dipendenza strutturale, cioè il rapporto fra la popolazione in età non attiva (da 0 a 14 anni e oltre i 65 anni) e la popolazione in età attiva (15-64 anni): in Sardegna, nel 2011, il "peso" dei non attivi sugli attivi era del 46%, mentre nel 2030 sarà del 67,7% e nel 2065 salirà addirittura al 96,7%. Si consideri che valori dell'indice di dipendenza strutturale superiori al 50% sono un segno evidente di una situazione di squilibrio generazionale.
La proposta di legge delle Acli, in particolare, punta a promuovere la cittadinanza attiva e il Servizio civile degli anziani sardi. Qualche idea? C'è il filone degli orti sociali, finalizzati al recupero dell'autoproduzione alimentare, oppure alla collaborazione degli ultra 65enni nell'ambito sociale e sociosanitario, fino al sostegno in campo educativo e formativo.
Regione L’isola invecchia: over 60 il 34 % dei sardi nel 2020
L’isola invecchia: over 60 il 34 % dei sardi nel 2020







