carbonia-and-ldquo-onore-ai-morti-in-miniera-and-rdquo

Il "Tour per la sicurezza sul lavoro" fa tappa a Carbonia. E "non poteva essere altrimenti – ha detto all'ANSA il presidente della fondazione Anmil, Bruno Galvani (paraplegico dall'età di 17 anni per un infortunio sul lavoro), durante la visita al Museo del Carbone, Grande Miniera di Serbariu – ci siamo fermati nel Sulcis per rendere onore al sacrificio dei lavoratori delle miniere".
Dal 1870, infatti, si è registrato un numero di morti altissimo nelle miniere cittadine: 370 tra pozzi e gallerie.
Scopo del tour organizzato dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro è quello di promuovere la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. "Nel 2015 le morti bianche sono aumentate in Italia del 16% – ha aggiunto Galvani – vogliamo riaffermare il valore di una Repubblica fondata sul lavoro sicuro e igienicamente accettabile, e la regola per cui mai il lavoratore deve essere messo nelle condizioni di scegliere tra sicurezza e occupazione".
Quella di Carbonia è la 39/a tappa, una sorta di "pellegrinaggio laico" di Galvani, partito da Monfalcone e che ha attraversato l'Italia per circa 4.000 chilometri. Domani, ancora a Carbonia, a partire dalle 9.30, nella sala Convegni del Museo del Carbone, è previsto un incontro al quale parteciperanno il presidente nazionale Anmil, Franco Bettoni, rappresentati regionali e locali dell'associazione, studenti e autorità locali. Verso le 12.30 il Tour ripartirà per Porto Torres, per la sua quarantesima tappa.