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 Sull'istituzione della Asl unica in Sardegna, rischia di acuirsi la frattura tra la maggioranza di centrosinistra e il governatore Francesco Pigliaru. Una parte della coalizione ribadisce che non c'è nessun "preconcetto negativo" alla riforma, ma sul percorso e sul merito del provvedimento chiedono approfondimenti.

Così, ora, a sollecitare un vertice di maggioranza per sciogliere il nodo non è più solo Sel, ma sono otto consiglieri regionali che hanno firmato un documento con il quale rispondono a Pigliaru, che punta ad incassare la Asl unica senza stravolgimenti, ribadendo il pericolo che questa riforma possa andare nella direzione sbagliata e rivelarsi un boomerang.
La nota, sottoscritta da Daniele Cocco, Eugenio Lai e Francesco Agus (Sel), Emilio Usala e Paolo Zedda (Rossomori), Pierfranco Zanchetta e Antonio Gaia Upc) e dal presidente della commissione Sanità Raimondo Perra (Psi), non è stata firmata invece dal coordinatore regionale di Sel, Luca Pizzuto, che si sfila. "L'ampia discussione – sottolineano gli otto consiglieri – non può essere chiusa a riccio tra i palazzi della Giunta e del Consiglio ma aperta a chi le riforme le vive sulla propria pelle". Le "scelte coraggiose che siamo chiamati a fare – spiegano – devono essere ragionate e pesate sino all'ultima virgola. Dietro l'angolo c'è il rischio di sbagliare, errore due volte più grave dello stare fermi quando si parla di sanità pubblica".
Tra le perplessità vengono indicate quelle "dell'organizzazione territoriale, della gestione e valorizzazione del personale, della sostenibilità economica della sanità sarda" e si punta il dito sul metodo, "vista l'assenza di momenti di condivisione dentro e fuori dal Consiglio". 

Prove di distensione nel centrosinistra dopo la frattura tra il gruppo di consiglieri di Sel-Rossomori-Upc e Psi e il governatore Francesco Pigliaru sulla Asl unica. Il capogruppo del Pd Pietro Cocco tenta di mediare tra le due posizioni, pur concordando che sarebbe necessaria "una maggiore condivisione dei processi di cambiamento in atto, a cui peraltro il presidente della Regione si è già detto disponibile".
Cocco chiede – anche lui – un immediato vertice di maggioranza "per chiarire al più presto le nostre posizioni" perchè, spiega, "i sardi non ci perdoneranno l'assenza di coraggio sui temi fondamentali per la nostra Isola". "Nelle riunioni recenti riguardo il tema della sanità non sono emersi particolari posizioni di distanza nel merito dei contenuti della legge, e pertanto, ritengo possibile e necessario creare ulteriori momenti di riflessione e di incontro con Pigliaru e gli assessori interessati". Allo stesso tempo il capogruppo dem ritiene che questo processo di riforma, "che incide in maniera così sostanziale nella riorganizzazione del sistema sanitario, che ci consente di garantire la tutela della salute dei cittadini e di ridurre il disavanzo della spesa sanitaria che raggiunto livelli insostenibili, richiede un percorso di ascolto e di ampia partecipazione di tutte le forze politiche per poter arrivare alla sua approvazione con una maggioranza qualificata".
Quanto alle dichiarazioni degli esponenti del centrodestra, per Cocco "veri artefici dello sfascio della sanità in Sardegna", dice: "stendiamo pure un velo pietoso considerato che neanche stavolta hanno trovato un motivo sufficiente per decidere di tacere".Prove di distensione nel centrosinistra dopo la frattura tra il gruppo di consiglieri di Sel-Rossomori-Upc e Psi e il governatore Francesco Pigliaru sulla Asl unica. Il capogruppo del Pd Pietro Cocco tenta di mediare tra le due posizioni, pur concordando che sarebbe necessaria "una maggiore condivisione dei processi di cambiamento in atto, a cui peraltro il presidente della Regione si è già detto disponibile".

Quanto alle dichiarazioni degli esponenti del centrodestra, per Cocco "veri artefici dello sfascio della sanità in Sardegna", dice: "stendiamo pure un velo pietoso considerato che neanche stavolta hanno trovato un motivo sufficiente per decidere di tacere".