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Lettera denuncia contro Abbanoa:

“Hanno staccato, senza alcun preavviso, il contatore della casa di mia madre. Due giorni fa le è stata notificata una raccomandata che parlava di un presunto debito pregresso, ma intanto l’azienda ha chiuso e prelevato il contatore”. A scriverlo è Fabio Frongia, figlio della signora Abice, 84 anni, cieca, sorda e costretta a letto gravemente malata.

“Nessuno sa – scrive Fabio – che mia madre è appena stata operata di tumore all'intestino, è quasi cieca, sorda, invalida al 100% e prende 700 euro di pensione al mese”.

Immediata la reazione della famiglia che, viste le condizioni di estrema gravità della madre, ha inviato una lettere di reclamo al gestore del servizio idrico sardo:

 “Quest’oggi – scrivono – senza preavviso alcuno, è stato prelevato il contatore di mia madre Caddeo Abice. E’ stata notificata solo 2 giorni fa una missiva dove si contesta una situazione debitoria pregressa impossibile da verificare o riscontrare in quanto il contatore è sempre risultato illeggibile. Si tenga presente che mia madre è invalida grave al 100%, è appena stata operata per un tumore all’intestino, è quasi cieca ,sorda e percepisce una pensione di 700 euro. Avete provveduto allo slaccio senza alcun preavviso, giacché la richiesta di pagamenti arretrati è stata recapitata 2 giorni or sono e vengono assegnati 20 giorni per saldare il debito, che comunque è inesistente. Provvedete immediatamente a riallacciare il contatore.”

Abbanoa* risponde che per provvedere al riallaccio del contatore, è necessario saldare un debito di 4.500 euro.

“A supporto della contestazione dell’insoluto – precisa Fabio – ci hanno fatto vedere delle fotografie che testimonierebbero le letture di un contatore che, però, non è quello di mia madre. Quello che sta accadendo è molto grave e provvederemo a fare il possibile – conclude – per non piegarci a questa ingiustizia”.

Abbanoa ha poi provveduto a riallacciare il contatore della signora." Sono però emersi gravi responsabilità – fa sapere l'azienda idrica – dei familiari: non solo non hanno mai curato i pagamenti delle bollette, ma non hanno mai fornito la documentazione che attesta l’invalidità totale e la situazione di allettamento. Abbanoa non ha alcuna altra possibilità di sapere lo stato di salute dei propri clienti. Spetta ai familiari, in questi casi, prendersi cura degli interessi della persona ammalata. In questo caso – conclude l'azienda – emerge invece che si era accumulato un notevole debito per consumi mai pagati da diversi anni. Prima di arrivare allo slaccio, sono stati inviati solleciti e avvisi di sospensione della fornitura. Ora dovranno saldare il debito che hanno fatto accumulare a nome della signora".