and-egrave-ntula-2016-michela-murgia-a-nuoro-presenta-futuro-interiore

Domani, lunedì 27 giugno, prosegue a Nuoro il tour letterario di Michela Murgia, in Sardegna per presentare il suo ultimo libro, Futuro interiore.  Appuntamento  alle 20.15, al Caffè letterario Nobel '26 con Pier Franco Fadda. Prevista un'offerta all'ingresso, il ricavato sarà devoluto al Centro antiviolenza Onda Rosa Nuoro. Martedì 28 giugno alle 21 infine Michela Murgia dialogherà con il direttore dell'Unione Sarda Anthony Muroni in piazza San Pietro ad Assemini. 

Nel saggio, appena uscito per Einaudi, la scrittrice  riflette su tre temi: identità, bellezza e potere. E lo fa da una posizione precisa: quella di chi è nato tra metà gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Arrivate tardi per le rivoluzioni ideologiche, ma troppo presto per essere considerate native dell'era tecnologica, le persone tra i 35 e 50 anni potrebbero davvero essere la generazione perduta, come dicono alcuni, ma anche la generazione che più di tutti può portare l'eredità migliore del passato nelle sfide del futuro.

Futuro interiore, Figlia dei baby boomers e madre dei nativi digitali, quella degli anni Settanta è una generazione ammarata nel mezzo di due fondamentali cambiamenti paradigmatici, uno sociale e uno tecnologico, una generazione che ancora fatica a trovare una dimensione storica. Esiliati dai simboli ideologici e giunti ai linguaggi tecnologici come adulti con una lingua straniera, i quarantenni di oggi hanno mancato il tempo di ogni rivoluzione; ora abitano il proprio presente con la sensazione di non potervi davvero risiedere, infragiliti da un'instabilità che li costringe a immaginare mondi inespressi, ma senza dimenticare due urgenze primarie: sopravvivere e restare visibili.

Ma quale mondo avremmo costruito se avessimo avuto la percezione di poterlo fare? Quali cose, col senno di mezzo di chi nasce mediano, avremmo voluto migliori? Quale cambiamento avremmo generato se non avessimo avuto la sensazione di essere arrivati cosí dopo o cosí prima di tutti gli altri? Un libro scritto con la convinzione ostinata che non ci siano colpe del passato né pesi del presente che esimano dal prenderci la responsabilità di sognare il futuro.