"Su Alcoa il Governo nazionale non ha rispettato i tempi, si è finora distinto per una lentezza senza eguali. La Regione inerme, resiste. Non batte un colpo. Proseguono gli incontri interlocutori e i rinvii. Secondo i calcoli di Renzi, l'Alcoa sarebbe dovuta ripartire a settembre 2015. L'estate 2016 è cominciata ma della ripartenza degli impianti nessun cenno". Lo denuncia Fabio Enne, segretario generale Cisl Sulcis Iglesiente, che annuncia una nuova mobilitazione di piazza "se non si dovesse aprire uno spiraglio risolutivo entro pochi mesi".
"I sindacati, uniti, piuttosto che appiattirsi su ordini di partito, farebbero bene ad accelerare e pressare sul Governo nazionale e regionale – sostiene Enne -. Non è più tempo per le difese d'ufficio, la fiducia e l'entusiasmo hanno ceduto il passo alla crisi e al malcontento generale. Dal momento in cui Glencore dovesse decidere di acquistare l'Alcoa, dovremmo tenere conto dei tempi tecnici necessari alla ripresa in marcia degli impianti. La ripartenza dell'attività produttiva avrà la necessità di almeno due anni – continua il sindacalista – L'organizzazione del lavoro andrà definita per le assunzioni ed per gli eventuali strumenti di sostegno al reddito per coloro i quali non rientreranno nell'immediatezza negli organici". Enne ribadisce la necessità di andare "oltre gli equivoci e gli impedimenti finora creatisi.
Occorre un'azione forte messa in campo dalle istituzioni, sempre che queste ultime ritengano ancora prioritaria la riapertura della fabbrica".