Il futuro dell'ex base militare di Elmas in quattro mosse. Una cittadella del volo, la base di una regional jet company per voli da 100 posti con collegamenti nazionali, internazionali e charter, uno scalo per idrovolanti che possa portare anche i turisti in spiaggia e un centro di manutenzione per aerei. È il progetto presentato dalla associazione Piloti Sardegna per il futuro dell'area passata dall'aeronautica militare alla Sogaer: la consegna al nuovo "proprietario" è prevista per il prossimo 21 luglio. Un'idea che ora ha trovato il sostegno di Confcommercio.
Anche Sogaer parla, con il direttore generale Alessio Grazietti, di "buone proposte". Molto interessato anche il Distretto aerospaziale, ha detto il presidente Giacomo Cao. Confcommercio spinge perché questi progetti diventino realtà. "A distanza di quasi 7 mesi, infatti – spiega il presidente Alberto Bertolotti – permane l'incertezza sul futuro di quella parte importante dello scalo che rappresenta anche un pezzo di storia dell'aeronautica italiana. Dobbiamo evitare che quelle strutture, che sono state anche recentemente utilizzate per accogliere i migranti, possano degradarsi. Siamo peraltro consapevoli – aggiunge – che si tratta di aree pubbliche che devono essere messe a bando per poterle affidare in concessione. Ecco perché plaudiamo all'iniziativa di privati che hanno voglia di investire e presentano idee progettuali nuove". Uno sviluppo che non contrasta con il passato dell'area.
"Noi siamo persuasi che il settore aereo sia fondamentale per il futuro dell'isola – spiega Pierpaolo Manca comandante dell'Associazione Piloti Sardegna – e sarà l'offerta a sviluppare la domanda". Il progetto – è stato spiegato questa mattina in conferenza stampa – nasce dai dati del rapporto della Boeing Edge Flight Service "2015 pilot & technician outlook" che evidenzia quale sarà l'andamento del lavoro nel settore aeronautico nei prossimi 20 anni: la richiesta di piloti e tecnici da qui al 2034 è di 608 mila tecnici aeronautici e di 558 mila piloti, cioè oltre 1.150.000 posti di lavoro. La Sardegna ospita già diversi istituti superiori aeronautici (Cagliari – ITC "Scano"; Olbia – ITC "Deffenu"; Oristano – ITC "Atzeni"; Nuoro – ITC "Chironi) ma i diplomati, per poter accedere alle professioni aeronautiche devono frequentare le accademie di specializzazione come la spagnola a Jerez de la Frontera o la portoghese di Ponte de Sor. Secondo l'associazione Piloti, gli spazi aerei della Sardegna hanno la positiva caratteristica di essere contemporaneamente vicini alle grandi aree di traffico pur avendo un traffico di per sé ridotto. Inoltre i tre aeroporti sardi possiedono già gli standard internazionali di radioassistenza che consentono di svolgere tutto il training.