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Si è aperto a Sassari il processo a otto medici che avrebbero certificato la falsa invalidità di un pensionato. Il giudice ha ammesso tutti i testi e i consulenti citati dal pm e dai difensori e ha fissato la prossima udienza al 23 marzo 2017, quando saranno ascoltati i primi tre testimoni dell'accusa. Cosimo Ninu, 60 anni, secondo le indagini condotte dai carabinieri del Nas, titolare di una pensione di invalidità e di un assegno di accompagnamento, andava spesso a caccia e possedeva anche un regolare porto d'armi.

Da questi elementi era partita l'inchiesta della Procura di Sassari che ha portato alla sbarra, oltre al pensionato, otto medici, tutti accusati a vario titolo di aver certificato la presunta falsa invalidità dell'uomo. Gli imputati sono il medico generale Antonio Nuvoli, tre componenti della commissione medica per l'accertamento delle invalidità civili della Asl, Salvatore Delogu (sassarese, 72 anni), Cesarino Onnis (69 anni originario di Oristano), Gian Franco Pilo (59 anni, residente a Sennori), assistiti dagli avvocati Marco Costa, Paola Milia e Sergio Milia.

Poi ci sono i membri della commissione medica superiore dell'Inps, ossia Alberto Sari (62 anni, di Orosei ma residente a Sassari), Silvia Masala (sassarese di 40 anni), Anita Ciprari (58 anni, di Roma), difesi dagli avvocati Angelo Merlini e Roberto Uzzau. Con loro è accusato anche il medico d'igiene pubblica, Fabrizio Nicotra (assistito dall'avvocato Nicola Ribichesu): secondo le accuse avrebbe "attestato contrariamente al vero, nel certificato medico d'idoneità per il rinnovo del porto d'armi, che Ninu fosse in possesso dei requisiti necessari previsti dal decreto ministeriale".