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È stato approvato ieri sera, in Consiglio dei Ministri, il IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016/2017. Il provvedimento – proposto dai Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti e per gli Affari Regionali e le Autonomie, Enrico Costa – definisce un panorama d'interventi a favore dei soggetti in età evolutiva ed è strumento di applicazione e implementazione della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo. Per l'individuazione delle priorità di intervento del Piano – spiega una nota del ministero del Lavoro – si è partiti da un'analisi dei bisogni dell'infanzia e delle problematiche emergenti a livello nazionale e dalle tematiche che, a livello comunitario e internazionale, sono oggetto nel momento attuale di forte attenzione e rispetto alle quali è richiesta la concreta attuazione degli obblighi internazionali ratificati dall'Italia. La decisione del Governo ha recepito e inteso dare valore alle indicazioni derivanti dalle osservazioni conclusive all'Italia da parte del Comitato ONU sui diritti del fanciullo, agli esiti del Terzo Piano di azione e alle priorità emerse nel corso della Quarta Conferenza nazionale sull'infanzia e l'adolescenza (Bari, 27 e 28 marzo 2014), alle raccomandazioni della Commissione parlamentare per l'infanzia contenute nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla povertà e sul disagio minorile e al Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell'abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori 2015/2017. Il Piano, si articola in quattro aree di intervento: linee di azione a contrasto della povertà dei bambini e delle famiglie; servizi socio-educativi per la prima infanzia e qualità del sistema scolastico; strategie e interventi per l'integrazione scolastica e sociale; sostegno alla genitorialità, sistema integrato dei servizi e sistema dell'accoglienza. Il Quarto Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016/2017 era stato approvato dall'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza il 28 luglio 2015. L'Osservatorio – istituito dalla legge n. 451 del 1997, assieme alla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza – ha tra i suoi compiti statutari la predisposizione di documenti ufficiali relativi all'infanzia e all'adolescenza, incluso il Piano in questione, elaborato ogni due anni con l'obiettivo di conferire priorità ai programmi riferiti ai minori e di rafforzare la cooperazione per lo sviluppo dell'infanzia nel mondo.