E' ancora in corso nell'ospedale di Lanusei l'autopsia sui corpi di Andrea e Roberto Caddori, i fratelli di 43 e 45 anni, uccisi ad Arzana (Ogliastra) mercoledì pomeriggio da Peppuccio Doa, pensionato 82enne che ha esploso quattro colpi di pistola sulle vittime dopo una lite per un'eredità contesa.
L'esame effettuato dall'anatomopatologo Roberto Marcialis dovrà dare qualche informazione in più sulle cause di morte, anche se la dinamica ormai appare chiara: due colpi di pistola per ognuna delle vittime che sono state centrate al torace e al collo. L'arma del delitto è stata ritrovata solo ieri a tarda sera, dopo che lo stesso Doa, dal letto dell'ospedale di Lanusei dove si è presentato 12 ore dopo il duplice omicidio, ha dato indicazioni ai familiari: si tratta di una semiautomatica calibro 7.65, che era nel garage della casa di Doa con il grilletto ancora alzato.
Dopo il duplice omicidio il pensionato sarebbe corso a casa a piedi dove ha lasciato la pistola e poi avrebbe vagato per ore in campagna. Ma verso le tre di notte si è sentito male e si è presentato in ospedale dove è stato raggiunto dal provvedimento di fermo del sostituto procuratore Biagio Mazzei. Ricoverato nel reparto di Cardiologia, ha anche avuto un principio d'infarto. Il magistrato aspetta il via libera dei medici per l'interrogatorio di garanzia. Ancora non è certo se i funerali dei due fratelli si svolgeranno domani. Il sindaco del paese Marco Melis ha già emanato un'ordinanza: il giorno dei funerali ad Arzana sarà lutto cittadino.