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Il Cagliari a Marassi (ore 20.45) con il Genoa per capire di che pasta è fatto. Sono arrivati molti rinforzi "esperti", ma bisogna ancora capire quale sarà l'impatto con la Serie A. Per lo stesso tecnico Massimo Rastelli è un vero e proprio esordio in panchina nella massima serie.

"Tanta emozione – ha spiegato nella conferenza stampa della vigilia – con la consapevolezza di quello che è stato realizzato in passato e di quello che la società ha fatto per affrontare questa stagione". Il ruolo del Cagliari: "Noi affrontiamo la situazione giornata per giornata – ha detto Rastelli – come ho sempre fatto: poi, una volta riusciti a conquistare i fatidici quaranta punti, ci pensiamo". Pochi dubbi sulla formazione: dovrebbe essere quella, Isla e Bruno Alves compresi, che ha vinto la prima partita ufficiale della stagione in Coppa Italia contro la Spal. Con modulo "nuovo": quel 3-5-2 che, in assenza di trequartista (Joao Pedro è infortunato, Barella squalificato) sembra la soluzione migliore per le caratteristiche dei giocatori rossoblù. Soprattutto in chiave difensiva, con la trasformazione in 5-3-2, per chiudere gli spazi sulle fasce, molto utilizzati negli schemi del tecnico del Genoa Juric. Lo scontro con l'ex tecnico del Crotone?

"Tutta un'altra cosa rispetto all'anno scorso, ora siamo in un altro campionato: l'anno scorso con il Crotone Juric ha realizzato una grande impresa". Rastelli avverte: "Forse in questo momento il Genoa è la squadra più complicata, collaudata come impianto di gioco anche se ha cambiato guida in panchina. Uno stadio molto caloroso, giocatori di indubbia qualità". E il Cagliari? "Dobbiamo essere bravi nella lettura dei momenti – ha concluso – abbiamo le qualità per fare male, ma ci saranno momenti in cui si soffrirà. Dobbiamo essere bravi anche a tenere botta".