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"Il bonus cultura da 500 euro? Solo una manovra elettorale sulle spalle dell'ingenuità dei ragazzi". Lo dichiara il deputato Bruno Murgia (gruppo Misto) riguardo alla misura inserita nell'ultima legge di stabilità, che interessa 574.000 giovani, costerà allo Stato 290 milioni di euro e partirà dal 15 settembre.

 "Intanto non si capisce – aggiunge – perché ai diciottenni sì e ai ventenni no, e poi il provvedimento non tiene conto del fatto che ci sono famiglie tranquillamente in grado di spendere per i propri figli, e altre assolutamente no". Secondo Murgia la misura "andava concepita seguendo il criterio del reddito familiare per poi, eventualmente, procedere con una equa redistribuzione".

Quei 290 milioni "sarebbero dovuti servire per investimenti in cultura, certo, ma a partire dai musei con pochi mezzi, poco personale e la necessità di urgenti interventi di edilizia, dalle centinaia di biblioteche che rischiano di chiudere, al sostegno delle grandi istituzioni culturali che soffrono, fino alle assunzioni di giovani laureati in beni culturali", conclude il deputato.