pescatori-bloccano-esercitazioni-pigliaru-and-quot-siamo-con-voi-and-quot

Alta tensione nei poligoni militari della Sardegna: a Capo Frasca, nell'oristanese, un centinaio di barche con 250 pescatori a bordo ha fermato le esercitazioni a mare, altri 350 hanno raggiunto i cancelli della base; nella costa est, invece, a Perdasdefogu-Quirra, ancora una volta i giornalisti non hanno potuto seguire i sopralluoghi della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito, in questi giorni in missione nell'Isola. Ordine del ministero della Difesa. Sul quale monta la polemica e si focalizza la lente dei parlamentari-commissari ma anche del governatore Francesco Pigliaru. Nel chiedere una posizione ufficiale della Regione sulla protesta di Capo Frasca, l'ANSA viene a conoscenza di una lettera inviata il 15 settembre scorso alla ministra Roberta Pinotti.

Il contenuto è fermo e inequivocabile: il ministero è in ritardo sugli indennizzi, non risponde alle sollecitazioni che arrivano da Cagliari mentre la tensione nei territori "sta raggiungendo limiti non più controllabili". Così "in assenza di tempestive risposte concrete", Pigliaru si dice pronto a schierarsi al fianco dei sindaci e dei pescatori. Il governatore appare esasperato proprio per i mancati indennizzi ai pescatori che insistono sul poligono di Capo Frasca ("si tratta di riconoscere un diritto per troppo tempo negato") e per l'atteggiamento del ministero: "Si tratta – scrive – di argomenti per i quali ho inviato numerose note di sollecito alle quali, spiace rilevarlo, non è stata data risposta". Toni aspri, a tratti sorprendenti, espressi quasi tre settimane fa, molto prima cioè del boicottaggio delle esercitazioni militari. Difesa bersaglio anche dei parlamentari della commissione Uranio in missione in Sardegna. In primo luogo per i pass negati alla stampa che non ha potuto partecipare nè ieri nè oggi alle visite ispettive. "Una vergogna – l'ha definita il commissario M5s Gianluca Rizzo – così facendo il ministro della Difesa nega la trasparenza necessaria per una vicenda sempre ammantata da ambiguità e poca chiarezza".

Di "ostacoli posti dal ministero" e di "una collaborazione non adeguata" parla un altro commissario, il deputato Cd Roberto Capelli. E un terzo componente della commissione, Mauro Pili (Unidos), denuncia anche una serie di censure ai danni degli stessi parlamentari: telefoni e tablet vietati, gallerie e deposito delle armi prima inaccessibili per imposizione del "segreto di Stato" e poi aperti ma solo con la possibilità di "fare due passi". Polemiche che hanno fatto quasi passare in secondo piano lo scopo dei sopralluoghi. Cioè, ha puntualizzato il presidente Scanu, "far emergere le criticità legate alla salubrità dell'ambiente e alla salute dei lavoratori, verificare come e se vengono smaltiti i rifiuti e i materiali che cadono durante le esercitazioni". Motivo per cui tra ieri e oggi sono stati sentiti in audizione sindaci e rappresentanti dei lavoratori. E domani il livello di tensione potrebbe anche aumentare: la commissione sarà infatti a Capo Frasca, dove i pescatori replicheranno la protesta di questa mattina.