Un brusco risveglio quando il sogno, dopo l'impresa di San Siro con l'Inter, sembrava così bello. Con la Fiorentina cinque gol, uno dietro l'altro, che riportano il Cagliari indietro, a stretto contatto con il Crotone, per numero di reti subite: i calabresi ne hanno subito venti, la squadra di Rastelli diciannove. E questo è il cruccio più grande del mister rossoblù: nelle ultime tre partite, confortato dalla media gol al passivo (uno a gara), l'allenatore si era convinto di aver trovato equilibrio complessivo e solidità difensiva.
Può essersi trattato, oltre che di un incubo, di un episodio. Ma la spia si è accesa e una controllatina al motore sicuramente Rastelli la farà. Cinque gol in casa il Cagliari non li aveva subiti nemmeno nell'anno dell'ultima retrocessione con Zeman in panchina: in quella stagione la Fiorentina, sempre lei, si era fermata a quattro senza però far segnare nessuna rete ai rossoblu.
Per una "manita" in casa, in Serie A bisogna andare indietro di quarant'anni alla prima giornata del girone di ritorno del campionato 1975-76: i cinque gol li fece la Roma. Memorie a parte, per il resto la classifica, vista nella più realistica ottica di chi si deve salvare, non preoccupa considerato che in coda le avversarie non corrono e il divario con la terzultima è di ben sette punti.
Per il riscatto c'è subito l'occasione mercoledì con la Lazio, all'Olimpico. Rastelli dovrà fare i conti, oltre che con un morale da risollevare in quattro e quattr'otto, anche con due incognite: le condizioni di Ceppitelli e quelle di Di Gennaro, uscito malconcio dalla sfida con la Fiorentina.







