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E' cominciato il trasferimento del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale Sirai di Carbonia al CTO di Iglesias. Un'operazione contestata non solo dai Comuni, in primis quello di Carbonia, ma anche da diversi cittadini che hanno manifestato contro questa decisione.

Tutte le pazienti presenti nel reparto e i loro piccoli sono stati trasferiti su ambulanze medicalizzate, attraverso un percorso cittadino e extraurbano protetto. Al trasferimento stanno collaborando le direzioni sanitarie dei presidi e dei primari di Ginecologia e Ostetricia, Pediatria e Pronto Soccorso, le forze dell'ordine – Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia e Polizia Municipale – gli operatori sanitari dei servizi interessati, il Pronto Soccorso del Sirai e le associazioni di volontariato.

Le operazioni, con il passaggio di arredi e attrezzature, proseguiranno anche domani per rendere pienamente operativo il nuovo reparto. Nel frattempo, il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Luca Pizzuto, propone di "istituire nei luoghi in cui sarà eliminato il punto nascita la cosiddetta 'Casa di Maternità' e il percorso di nascita a domicilio. Le Case – spiega l'esponente della maggioranza – sono strutture che offrono una assistenza costante e personalizzata alla gravidanza, al parto e ai primi anni di vita del bambino. Le future madri che, volontariamente, sceglieranno di aderire a questo percorso avranno un controllo continuo che ne fa derivare un livello di rischio tale da consentire di partorire in assoluta sicurezza".